La versione di Barney : l'ho letto.

(tratto da Wikipedia)
Barney Panofsky (produttore televisivo di successo) è un ricco ebreo canadese che, passati i sessant'anni, decide - apparentemente controvoglia - di scrivere una autobiografia. Il motivo che spinge Barney a scriverla è dare la sua "versione" dei fatti che hanno portato alla morte del suo amico Bernard "Boogie" Moscovitch, e liberarsi così dall'accusa di omicidio mossagli dallo scrittore Terry McIver, compagno di Barney.
Nel corso della stesura delle sue memoriei ricordi di Barney diventano via via confusi e si intrecciano indissolubilmente con gli avvenimenti del suo presente. L'intero romanzo risulta essere una serie di flashback disordinati: i racconti delle giornate del "vecchio" Barney (acciaccato, abbandonato dalla moglie ed alcolista irrecuperabile), si mescolano alla girandola dei ricordi d'una vita ricca di avvenimenti e incontri straordinari.
Il romanzo è strutturato in tre parti, una per ciascuna delle tre mogli di Barney
Le memorie di Barney vengono poi pubblicate postume, con l'inserimento di pignole note a piè di pagina a correzione delle sviste di Barney, dal figlio Michael che è inoltre autore del poscritto dell'opera, in cui si spiegano i motivi dei vuoti di memoria di Barney (che è infatti affetto dal morbo di Alzheimer) e nelle quali viene infine chiarito il mistero sulla morte di Boogie.

Che dire? Va letto tutto, superando il momento in cui, presi dallo sconforto di non capirci niente, si è tentati di gettarlo via.